Sostengo con forza e immenso piacere la candidatura di Ravello Costa d’Amalfi a Capitale italiana della Cultura perché amo questa terra e senza di lei non sarei quello che sono oggi.
Amo la straordinaria bellezza e le tradizioni della Costa d’Amalfi. Questi due elementi hanno rappresentato le fondamenta per la mia crescita e per il mio bagaglio culturale e hanno fatto di me l’uomo che sono.
La gente della costiera ha fatto di questa terra quella che è oggi, per loro e per la Costa spero di essere un buon ambasciatore in tutto il mondo per le nostre tradizioni e per i valori di laboriosità e creatività propri della nostra cultura.
Credo in una Costiera unita. Non dobbiamo essere gelosi di un posto o di un altro, alcuni luoghi offrono bellezze storiche e cultura, altri tradizioni contadine o marinare. Le peculiarità di ogni comunità assieme a tutte le altre hanno contribuito a rendere famosa la Costiera in tutto il mondo per le sue bellezze, la sua ospitalità e i suoi straordinari prodotti. Quest’unicum l’ha resa una destinazione unica! Se dovessi usare una sola parola per definirla userei “Breathtaking!”.
Il mio luogo dell’anima è naturalmente Maiori. Qui sono cresciuto. Qui torno ogni anno con la mia famiglia, mia moglie e i miei figli che qui si sentono a casa così come a Londra.
Ho tantissimi ricordi legati a questa terra e a Maiori, i ricordi di quando ero bambino e giocavo per le strade con mio fratello, ai tanti amici di infanzia, a quei profumi unici che provenivano dalla salumeria di mio padre sul Corso Reginna e, a quando, giovanissimo, tornando dalla mia prima esperienza di lavoro all’estero, rividi la Costa con nuovi occhi: in quel momento compresi veramente quanto fosse bella e straordinaria. Più viaggio attorno al mondo, più apprezzo questo patrimonio e questa bellezza.
La Costa d’Amalfi è per me semplicemente casa.