Follow Us
Costa d'Amalfi 2020 | difficile immaginare che altri valori si sarebbero potuti aggiungere
16253
page-template,page-template-full_width,page-template-full_width-php,page,page-id-16253,qode-quick-links-1.0,ajax_fade,page_not_loaded,,side_menu_slide_from_right,qode-theme-ver-11.0,qode-theme-bridge,wpb-js-composer js-comp-ver-5.1.1,vc_responsive

Ermanno Corsi

Un progetto ambizioso e straordinario, una richiesta avanzata come un atto responsabile e dovuto. Il territorio proposto all’esame, da Vietri ad Agerola, è infatti un “contenitore” unico per la diversità di beni, materiali e immateriali, che la natura e la storia vi hanno stratificato. Difficile immaginare che altri valori si sarebbero potuti aggiungere. Boccaccio che scrisse di Ravello, quando definì “divina” la Commedia dantesca, sicuramente dovette ispirarsi alla Costiera amalfitana, nel suo insieme, per trovare l’aggettivo che più calzante non poteva essere.
Un vivo apprezzamento ai quattordici Sindaci rappresentanti di Comuni ognuno dei quali dispone di molti “argomenti” su cui richiamare l’attenzione del nostro Paese. Significativo che si sia creato un fronte unico e che ci si ritrovi tutti intorno a una sola idea e un solo obiettivo: acquisire un titolo che non da oggi si ritiene pienamente meritato. Oltretutto i destini dei territori sono comparabili a quelli degli uomini che valgono per quello che sono, ma oggi – in tempi di comunicazione di massa audiovideo, stampata e online – valgono in gran parte per come vengono rappresentati. Il titolo di “Capitale della Cultura” vale anche come riconoscimento per i tanti personaggi che, in ogni tempo e nei vari campi della creatività e del sapere, hanno trovato in Ravello Costa d’Amalfi i luoghi e la condizione ideale per dare concretezza alla propria genialità.