La Costa d’Amalfi è una zona eccezionale del mondo da qualsiasi aspetto la si guardi: dal punto di vista naturalistico, la bellezza del paesaggio è sorprendente e varia (mare/valli/montagne), architettura/città/villaggio, dal punto di vista storico (rapporto con oriente), dal punto di vista produttivo (penso alle ricche attività agricole e ai terrazzamenti) senza contare la ‘cultura intangibile’ davvero unica (eco gastronomia, attività artigianali, feste ecc.).
La bellezza e il fascino straordinario della Costa d’Amalfi attira sempre di più l’attenzione (desiderio di visitare) della gente di tutto il mondo che non è più contenta di vivere nella realtà negativa delle città globalizzate e cerca scampo nelle poche oasi rimaste. Venendo in Costa d’Amalfi la gente riacquista la possibilità di vivere usando i cinque sensi. L’atmosfera unica, splendida e fantastica che si vive qui ravviva la gioia di vivere e la forza vitale.
La vita stessa degli abitanti della Costa D’Amalfi, le relazione sociali tra le comunità locali, le feste religiose, la gastronomia, i dolci, l’agricoltura sui terrazzamenti, la produzione artigianale di carta e ceramiche, il rapporto stretto con il mare, la pesca, ecc…, sono risorse preziose per l’identità culturale del territorio intero della Costa D’Amalfi e sicuramente tutti questi elementi sono quei beni immateriali da salvaguardare e trasmettere ai nostri figli.
Per preservarli e valorizzarli stiamo cercando di formare una specie di database o lista di queste risorse culturali basandoci sul metodo di ‘mapping on the carta’. Il mio gruppo di lavoro con il Prof. Matteo Dario Paolucci, sta realizzando uno studio sull’acqua, sulle cisterne, sul sistema di irrigazione e sul sistema di canalizzazione per i mulini. Il Prof. Paolucci lavora con alcuni studenti dell’Iuav (Scuola di Architettura di Venezia) in questo campo.
Bisognerebbe implementare l’attività di documentazione secondo le nuove tecniche e far capire alla popolazione locale l’importanza di tutto questo.
Vivendo in stretto contatto con la gente della Costiera mi hanno colpito molto anche alcune frasi ricorrenti. Una di queste: “Gli Amalfitani avevano un piede nella vigna e un piede nel mare”, mi ha insegnato l’importanza fondamentale del rapporto tra mare e terra di questo territorio.
E poi come non citare il pensiero di Renato Fucini che faccio anche mio “Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri”.
Spesso sono in Costiera Amalfitana per lavoro e per ricerca ma ricordo con particolare piacere l’incontro con una anziana signora che si chiama Gemma risalente all’estate del 2016. Stavamo lavorando ad una ricerca su Conca dei Marini. L’avvocato Pasquale Buonocore e suo nipote ci accompagnavano in queste visite. Ci portarono in una zona molto alta del Comune di Conca. Da lassù si godeva di un panorama splendido. Attraverso un piccolo sentiero arrivammo ad un ex-villaggio agricolo del quale sono rimaste alcune case rurali con volte medievali tutte disabitate da tempo. L’unica rimasta lassù coraggiosamente era Gemma. Una bella donna molto anziana (non ebbi il coraggio di chiederle l’età) elegante ed intelligente. Gemma vive da sola (dopo la perdita della mamma più di 20 anni fa) in piena autonomia. Fa tutto da sola. Coltiva un piccolo campo, cresce alcuni animali, cucina e addirittura ripara le case. Sul suo balcone affacciato sul mare, Gemma ci raccontò tutta la sua vita criticando anche l’uso sbagliato che si fa del cemento nelle attività di restauro. Pasquale e il nipote Simone la rispettano molto e, quando possono vanno a farle visita. Per me questa è stato un incontro emozionante che mi ha fatto capire che ogni pezzo della Costa D’Amalfi, ogni angolo di paese, nasconde un tesoro.
La Costa d’Amalfi per me è proprio questo, un grande tesoro. Durante i lunghi anni (più di 15) di studio fatto assieme al Prof. Giuseppe Gargano e al Prof. Giuseppe Cobalto (Centro di Cultura e Storia amalfitana) ho scoperto tantissime cose dal punto di vista accademico e scientifico ma l’importanza della Costa d’Amalfi per me è molto altro.
Ho conosciuto tantissima splendida gente e ho stretto amicizie profonde.
Qui esiste veramente una ricchezza umana unica, sviluppata nei secoli di ideale contatto con la natura. Qui si sente la gioia della vita.